A partire da una critica di ciò che egli ha definito come "discorso interpretativo dominante", che ha tentato di imporre, per tutta la durata del XX secolo, l'idea di una società senza attori, sottomessa ai determinismi soprattutto economici, Alain Touraine invita il lettore a riconoscere che l'unico modo che permetta di valutare i comportamenti di ognuno e le situazioni sociali è il riconoscimento dei diritti politici, sociali e culturali di tutti gli esseri umani considerati come esseri liberi e uguali. Esorta a considerare l'individuo in quanto soggetto, chiave di volta di una sociologia rifondata.