Schegge di rabbia, logiche di sangue

In una Milano soffocata da un clima torrido una serie di delitti vengono compiuti per cercare di tenere nascosto il contenuto di un misterioso file. Sonia Demonte riceve incredula la notizia che la morte di suo marito Stefano non è stata un incidente ma un omicidio. Il commissario Sean Romani, incaricato di indagare sul delitto, scopre ben presto che questo è maturato nell'ambiente di lavoro, un istituto di credito in cui enormi interessi finanziari ruotano intorno a personaggi ambigui. Uno di questi, il banchiere Ottavio Salvemini, si offre di proteggere la famiglia Demonte quando diventa evidente che qualcuno sta cercando di eliminare anche la vedova. Il migliore amico di Sonia viene ritrovato morto dopo aver avuto accesso al contenuto del computer di Stefano Demonte. Indagando il commissario Romani scopre un'altra morte sospetta, quella di un giornalista che stava cercando di svelare gli intrecci tra politica e istituzioni dietro alle manovre per controllare il destino dell'istituto di credito. Quando un agente dell'Interpol amico del commissario riesce finalmente a svelare il contenuto del file criptato risulta evidente che il suo contenuto è destinato a provocare un vero e proprio terremoto nell'ambiente finanziario. Chiunque sia dietro a questa serie di delitti è fermamente deciso ad impedire la divulgazione del contenuto del file e arriva ad attentare alla vita dello stesso commissario Romani. Ormai però le indagini sono riuscite ad inchiodare i responsabili ed il commissario capo Viviano esegue gli arresti senza lasciarsi intimidire dalle pressioni che subisce per mettere tutto a tacere. Romani però capisce, nonostante non ne abbia le prove materiali, che le responsabilità di Salvemini, che apparentemente esce pulito dalle indagini, sono ben più gravi di quanto i fatti sembrino dimostrare.

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