Antonio Manzini il nuovo romanzo e tutti i libri del vicequestore Rocco Schiavone

Il vicequestore Rocco Schiavone si trova di fronte a un nuovo caso inquietante: un ciclista, Paolo Sanna, è morto in un misterioso incidente su una strada di montagna. Sanna, un uomo benestante ma solitario, sembra un fantasma nella società, con pochi legami e un passato fatto di continui spostamenti. Un taccuino trovato nella sua casa, pieno di nomi e numeri indecifrabili, suggerisce che stesse scappando da qualcosa. Schiavone deve immergersi nel passato di Sanna, mentre una donna a lui vicina scompare senza spiegazione, aumentando il senso di urgenza e mistero.

Antonio Manzini, Il passato è un morto senza cadavere

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Tutti i particolari in cronaca di Antonio Manzini presenta Carlo Cappai, un impiegato determinato a far prevalere la giustizia dove la legge è fallita per decenni, insieme a Walter Andretti, un giornalista costretto a investigare su due omicidi apparentemente collegati. In questo ultimo libro dell'abile giallista Manzini, i personaggi affrontano il dilemma tra legge e giustizia, mentre esplorano il passato per scoprire la verità nascosta.

Antonio Manzini, Tutti i particolari in cronaca

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Il romanzo ha come protagonista il vicequestore Rocco Schiavone (e vi sfidiamo a imparare il nome completo!), Schiavone e il suo amico Brizio intraprendono un'impresa non ufficiale alla ricerca di Furio, un loro vecchio compagno scomparso tra Buenos Aires, il Messico e la Costa Rica. Furio è determinato a rintracciare Sebastiano, un altro amico fuggito in Sud America dopo aver commesso un grave tradimento molti anni prima. Rocco e Brizio si mettono in viaggio per svelare i motivi di questo tradimento e per risolvere il mistero dietro la sparizione di Sebastiano.

Antonio Manzini, Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Sud America?

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Elp è il caso di Manzini che ruota attorno all'Esercito di Liberazione del Pianeta. Il vicequestore Rocco Schiavone si interessa a questo gruppo che compie azioni audaci per difendere gli animali, ma presto si trova coinvolto in un misterioso omicidio legato al gruppo. Mentre Schiavone indaga, scopre una società dietro alle apparenze e deve affrontare un'indagine complicata che mette in gioco l'ambiente e la sensibilità sociale. Con l'aiuto dei suoi amici senza tetto, Schiavone cerca di risolvere il caso, riflettendo sull'importanza dell'amicizia e mettendo a frutto la sua passione e la sua malinconia.

Antonio Manzini, Elp

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In questo romanzo, Antonio Manzini lascia per un attimo il personaggio di Rocco Schiavone, trasportandoci in un paesaggio montano nel Lazio. In questo contesto rurale e un po' retrogrado, il rais del paesino è Cicci Bellè, una sorta di padrone locale, che possiede tutto e si muove con arroganza. C'è un prete che esercita il potere spirituale con dei modi tutt'altro che santi, mentre una giovane ragazza che frequenta il liceo a Rieti non vede l'ora di fuggire da questa piccola e soffocante realtà. In questo contesto, succede qualcosa di orribile, che sconvolgerà la quotidianità oppressiva del borgo.

Antonio Manzini, La mala erba

Copia autografata - edizione limitata

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Il precedente caso del vicequestore Schiavone è stato definito quello più crudele. Rocco è alle prese con un cold case che improvvisamente viene aperto, in seguito al ritrovamento dei resti di un povero bambino, scomparso oltre sei anni prima. La sua risolutezza, unita al prezioso aiuto di Michela Gambino della scientifica di Aosta, è la chiave che permetterà di indagare in un contesto di silenzi, orridi indizi e segreti celati.

Antonio Manzini, Le ossa parlano

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In questo caso del vicequestore Schiavone, uscito il 10 giugno 2021 per Sellerio Editore, il burbero Rocco indaga sull'omicidio di un'anziana docente in pensione. In pensiero per l'amico Sebastiano, che non riesce a darsi pace per la violenta perdita della moglie, Schiavone si ritrova a studiare un caso senza poter dimenticare i problemi personali.

Antonio Manzini, Vecchie conoscenze

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In questo libro edito da Sellerio (ottobre 2020), il giallista Antonio Manzini lascia un attimo da parte il vicequestore Rocco Schiavone e si dedica alla scrittura di una storia ispirata dalla cronaca. La vicenda è quella di due genitori che non riescono a perdonare il carnefice del proprio figlio, uscito ben presto dal carcere a cui l'aveva costretto una sentenza chiara, ma evidentemente inapplicata. La riflessione sulla violenza del sentimento di vendetta si intreccia con due approcci diversi: quello pragmatico e rapido del padre, quello più meditato e raffinato della madre.

Antonio Manzini, Gli ultimi giorni di quiete

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Nell’ultima pagina di Rien ne va plus abbiamo lasciato Rocco Schiavone ferito in un lago di sangue. Ora è in ospedale dopo l’intervento di nefroctomia che ha subito, la stessa operazione che ha portato alla morte uno dei ricoverati del reparto, a quanto pare a causa di un errore di trasfusione. Così costretto all’immobilità, di malumore, Rocco comincia ad interessarsi a quel decesso in sala operatoria sospettando che il caso non sia di semplice malasanità.

Ah l'amore l'amore di Antonio Manzini

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Rien ne va plus prende il via poche ore dopo gli eventi che concludono il precedente romanzo, Fate il vostro gioco; le indagini sull’omicidio di Romano Favre, il pensionato del casinò di Saint-Vincent dove lavorava da «ispettore di gioco», ucciso con due coltellate, si sono concluse con l’arresto del colpevole, ma il movente è rimasto oscuro. Schiavone non può accontentarsi di una verità a metà. Mentre si mobilita insieme alla sua squadra di poliziotti, ben altra coltellata lo pugnala: Enzo Baiocchi, l’assassino di Adele, la vecchia amica di Rocco uccisa mentre dormiva in casa sua, ha chiesto di parlare col giudice Baldi rivelando un segreto che riguarda proprio Schiavone, una pagina inconfessabile del suo recente passato che potrebbe sconvolgergli per sempre la vita. Turbato, incerto su come muoversi, Rocco si ritrova a indagare su una rapina: è scomparso un furgone portavalori che doveva consegnare alla banca di Aosta l’incasso del casinò. Ma ad Aosta non è mai arrivato, se ne sono perse le tracce dopo una curva e sembrerebbe svanito nel nulla, se non fosse che l’autista viene ritrovato semiassiderato in Valsavarenche. 


Rien ne va plus di Antonio Manzini

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Questa volta il vicequestore Schiavone deve vedersela con una storia di ludopatia, di avidità. Andando su e giù da Aosta al casinò di Saint-Vincent distante una manciata di chilometri si scontra con le incongruenze di uno Stato che lucra sul fallimento di famiglie trascinate nel fondo del barile dal demone del gioco d’azzardo. Nonostante la complessità dell’indagine Rocco non dimentica e cerca di ricucire i rapporti coi suoi amici romani: Sebastiano è ai domiciliari, Furio e Brizio a malapena gli rivolgono la parola. Ma l’impresa è resa più difficile perché l’ombra di Enzo Baiocchi, catturato dalla polizia e diventato ormai un pentito, si allunga ancora sulla vita del vicequestore. Le sorprese che il destino ha in serbo per Schiavone non sono finite e le domande cui dare una risposta sono tante: che fine ha fatto Caterina? Per chi lavorava? E perché la procura riprende a indagare sulla morte di Luigi Baiocchi? Un romanzo duro, inquietante, un noir ad altissima tensione.


Fate il vostro gioco di Antonio Manzini

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In Pulvis et umbra, due trame si svolgono in parallelo tra Aosta e Roma.  Ad Aosta si trova il cadavere di una trans. A Roma, in un campo verso la Pontina, due cani pastore annusano i resti di un uomo che porta addosso un foglietto scritto. In entrambi i casi Schiavone è messo in mezzo con la sua persona e con il suo passato. Un noir mozzafiato dal ritmo perfetto con un meccanismo dai mille ingranaggi che non perde mai un colpo.

Pulvis et umbra, di Antonio Manzini, 403 pagine. 

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