Indagando i rapporti tra Terzo Reich e mondo animale, questo libro mostra come i nazisti abbiano sfruttato simbologie animali per ribadire e diffondere il loro sistema di differenze razziali. I nazisti tendevano a risolvere i problemi etici riducendoli al principio biologico della lotta per la sopravvivenza. In quest'ottica, i predatori, simbolicamente legati ai funzionari di partito, venivano esaltati, mentre i nemici venivano associati alle prede. Il libro inoltre mette in luce alcuni dei paradossi più stridenti dell'ideologia nazista, nella quale promozione del vegetarianesimo e leggi per tutelare gli animali coesistevano con un metodico sistema di sterminio dell'essere umano. In queste pagine il lettore troverà non solo un originale approfondimento su alcuni aspetti dell'ideologia nazista, ma anche l'attenta ricostruzione di un capitolo poco conosciuto nella storia dei diritti degli animali.