Si può decidere di cambiare a qualsiasi età, anche a 40 anni: Francesca Sanzo, autrice e protagonista di questa storia, lo fa nel 2013 quando intraprende una dieta per perdere 40 chili e passare dall'essere una persona obesa a rientrare nel corpo che si sente addosso. Il suo percorso è una vera e propria muta, perché per perdere molti chili bisogna prima di tutto capire perché si è arrivati a indossarne tanti.
Questo non è un manuale per dimagrire, ma il racconto di un processo di evoluzione per volersi bene, per riflettere su quello che si è inceppato e provare a trovare una strada nuova, anche attraverso la narrazione. Comprendere che bisogna smettere di lottare e accogliere la propria "anima nera", ovvero quella zona profonda di noi che ci spinge ad assumere comportamenti disfunzionali e a farci sentire inadeguati al mondo: questo è il nocciolo della storia.
A cinque anni dalla prima edizione, Francesca Sanzo ripropone la storia della sua muta in una veste editoriale tutta nuova, arricchita da un capitolo in più che racconta un altro pezzetto di cammino fatto. Perché non esistono le conclusioni, ma una "viandanza" che è vitale per continuare a coltivare la propria autenticità.