L'Unione Ciclistica Bergamasca 1902 affonda le proprie radici nel terreno fertile da cui, all'inizio del secolo scorso, è germogliato il movimento sportivo moderno. Grazie alla coraggiosa intraprendenza dei soci fondatori e alla dedizione dei loro successori, la decana delle società ciclistiche bergamasche - una delle più longeve d'Italia - è arrivata sino ai giorni nostri, passando attraverso tanti attimi di gloria e qualche inevitabile momento difficile, sempre superato grazie alla straordinaria forza della passione. Oggi, a 120 anni di distanza dai primi vagiti, la bandiera giallorossa sventola ancora, fiera, con il suo carico di vittorie, di medaglie mondiali, europee e tricolori. E di tanti giovani educati al ciclismo e lanciati nel professionismo. Dal pioniere Enrico Capitanio alla maglia rosa Antonio Pesenti; dall'iridato Elia Frosio al principe delle cronometro Marco Pinotti; dal gregario di lusso Alessandro Vanotti all'ultimo talento Fausto Masnada: guidata da dirigenti e tecnici illuminati, l'Unione Ciclistica Bergamasca ha disegnato il destino di centinaia di ciclisti.