Premio Campiello 2024la cinquina dei finalisti e i libri in lizza per la vittoria
Il 21 settembre 2024 verrà annunciato il vincitore del Premio Campiello 2024, ormai giunto alla sua 62° edizione. A fine maggio 2024, è stata scoperta della cinquina dei finalisti del Premio Campiello.
Il Premio Campiello 2024 si preannuncia un'edizione avvincente con cinque libri in gara, ognuno con una voce unica e una storia potente. Quest'anno, la selezione spazia tra generi diversi, offrendo al pubblico una gamma di emozioni e riflessioni profonde.
Nel nostro articolo, esploreremo la trama di ciascuno dei cinque libri, analizzando le ragioni per cui hanno conquistato un posto tra i finalisti e cosa li rende speciali nel contesto della narrativa italiana attuale.
La casa del mago di Emanuele Trevi
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Nel libro in lizza per la vittoria finale, Emanuele Trevi esplora il complesso rapporto con suo padre, Mario Trevi, un famoso psicoanalista junghiano. Dopo la morte del padre, Emanuele decide di trasferirsi nel suo appartamento-studio, un luogo carico di ricordi e presenze. Qui, tra autobiografia, riflessioni esistenziali e storia culturale del Novecento, l'autore cerca di comprendere l'enigmatica figura paterna. Il romanzo, profondo e commovente, intreccia ironia e introspezione, rivelando le connessioni nascoste tra vivi e morti, sani e folli.
Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini
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Il fuoco che ti porti dentro esplora la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere difficile che incarna vari aspetti negativi dell'Italia. Madre dell'autore, Angela è un personaggio complesso, segnato da traumi e conflitti, e rappresenta una figura emblematica di odio e passione. Il romanzo-memoir di Antonio Franchini alterna toni drammatici e comici, intrecciando elementi di commedia e tragedia per indagare le motivazioni profonde dietro la furia e la complessità di Angela.
Locus desperatus di Michele Mari
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Nel romanzo di Michele Mari in lizza per la vittoria finale, il protagonista si trova a dover affrontare un'improvvisa richiesta di sfratto dal suo appartamento, arredato con gusto e paranoia. La casa sembra stregata, e una piccola croce disegnata sulla porta con un gessetto innesca una serie di eventi misteriosi. Costretto a trasferirsi, l'uomo deve confrontarsi con la sua identità legata agli oggetti amati. Michele Mari, in questo romanzo, esplora il legame profondo tra le persone e i loro beni, creando una storia intrigante di memoria e ossessione.
Alma di Federica Manzon
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Alma ritorna nella sua città natale, Trieste, per raccogliere l'eredità del padre, un uomo affascinante ma sfuggente che odiava il passato. Durante il breve soggiorno, Alma riscopre la mappa dimenticata della sua vita: la bella casa dei nonni materni, simbolo della tradizione mitteleuropea, e la casa sul Carso, legata all'arrivo di Vili, un amico e antagonista. Il romanzo di Federica Manzon esplora temi di identità, memoria e storia, con Trieste come sfondo di un viaggio interiore e personale.
Dilaga ovunque di Vanni Santoni
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Il romanzo esplora l'origine e l'evoluzione dei graffiti, dalle grotte di Lascaux ai quartieri poveri degli anni '70 a Philadelphia e New York. Nonostante la repressione, i graffiti si sono diffusi globalmente, diventando parte della cultura mainstream, venduti nelle case d'asta e usati in pubblicità. Il libro indaga se lo spirito clandestino originale persiste ancora. Attraverso gallerie d'arte e depositi di treni, l'autore racconta la lotta per esistere in città dominate dal profitto, tra odore di vernice e adrenalina notturna.
Vincitori passati del Premio Campiello
Una caratteristica comune a tutti gli autori e le autrici che hanno vinto il Premio Campiello è di avere delle storie importanti, spesso che attingono ad autobiografie o vicende vere: dal cocciamatte di Remo Rapino a Carlo Gesualdo da Venosa di Andrea Tarabbia, dall’Arminuta di Di Pietrantonio alle assaggiatrici di Postorino, senza dimenticare la giovane ricercatrice Angela di Vinci.
L’autenticità del racconto permette al lettore di farsi coinvolgere dalla storia e dai personaggi e di buttarsi a capofitto nella trama per poterne sviscerare ogni singolo contenuto. Romanzi importanti che segnano la storia della letteratura italiana ma anche le belle letture degli appassionati del Premio Campiello.
Premio Campiello 2023 - La resistenza delle donne di Benedetta Tobagi
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Benedetta Robagi ridà voce alle donne della Resistenza italiana, un capitolo spesso silenziato della Storia. Attraverso fotografie d'archivio, crea un inedito album di famiglia della Repubblica, mettendo in luce le pagine strappate o sminuite che vedono le donne in primo piano. Il libro vincitore del Premio Campiello 2023, dedicato a tutte le antenate, è un viaggio tra storie di coraggio, speranza e rinascita, e invita a riflettere sull'eredità della Resistenza, sull'identità femminile e sulla lotta per la libertà in una società patriarcale.
Premio Campiello 2022 - I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni
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Questa è la lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall'uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti. Archy nasce una notte d'inverno, assieme ai suoi fratelli: alla madre hanno ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola. Gli animali in questo libro parlano, usano i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d'altronde è la natura. I miei stupidi intenti è un romanzo ambizioso e limpido, ed è stato scritto da un ragazzo di soli venticinque anni. Come un segno di speranza, di futuro, per chi vive di libri.
Premio Campiello 2021 - L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito
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Antonia è una madre forte, che nella vita ha saputo affidarsi solo sulla propria ostinazione e questi valori vuole trasmetterli alla figlia Gaia.
Gaia vive negli anni 2000, un’epoca molto diversa da quella in cui ha vissuto la madre, dove davvero i ragazzi avevano altri valori e in cui si aveva la necessità di farsi sentire, di dare e dire la propria opinione. A far da sfondo a queste due donne vi è l’acqua del lago, il bellissimo lago di Bracciano che nasconde in sé misteri, leggende e incredibili narrazioni.
Premio Campiello 2020 - Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio di Remo Rapino
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Bonfiglio Liborio è il matto del villaggio, il cocciamatte come lo definisce l’autore Remo Rapino, e nei suoi racconti, a tratti deliranti, si percepisce l’intera drammaticità della sua storia. Attraverso le narrazioni che fa durante le sue giornate, Liborio parla del Novecento, della sua storia, degli avvenimenti che l’hanno caratterizzata. In questo panorama inserisce anche i suoi personaggi, i suoi amici e nemici, che durante la vita lo hanno portato a essere ciò che oggi rappresenta. Un romanzo intenso che racconta la storia di un uomo dal 1926 al 2010, un uomo fuori dal comune, un uomo un po’ pazzo, ma lucido nel narrare la (sua) storia.
Premio Campiello 2019 - Madrigale senza suono di Andrea Tarabbia
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Andrea Tarabbia conquista il Premio Campiello nel 2019 con un romanzo sulla biografia di Carlo Gesualdo da Venosa, facoltoso principe vissuto nel Regno di Napoli tra il XVI e XVII secolo divenuto celebre per due episodi. Il primo è quello di aver composto sette libri di madrigali, il secondo – meno virtuoso – di aver ucciso la moglie Maria d’Avalos. Un attacco d’ira nel vederla giacere con l’amante ha valso a Carlo Gesualdo la nomea di assassino. Nel romanzo di Tarabbia c’è non solo il fatto storico ma anche i pensieri e i turbamenti di un giovane uomo che nella vita avrebbe voluto solamente suonare e non perdersi dietro ai doveri di un sovrano.
Premio Campiello 2018 - Le assaggiatrici di Rosella Postorino
Le assaggiatrici di Rosella Postorino è il classico romanzo che ha al suo interno tutti gli ingredienti giusti per funzionare: una buona storia, un’idea geniale e un contesto storico che rende reale la situazione. Come poteva Hitler accertarsi che il cibo prodotto all’interno delle proprie cucine fosse incontaminato e non avvelenato? Del resto, era noto che il Führer avesse molti nemici, quindi doveva assicurarsi che i piatti che venivano preparati per lui fossero commestibili. Decide quindi di far assaggiare, almeno qualche ora prima, i piatti a lui destinati a nove donne, rinominate “le assaggiatrici”. Ogni volta assaggiare un piatto poteva essere fatale, ma la gioia di potersi cibare durante la guerra diveniva un privilegio per poche che Sara sa di avere. Postorino dona alla letteratura italiana uno dei libri più densi e belli di sempre.
Premio Campiello 2017 - L'Arminuta di Donatella Di Pietrantonio
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Arminuta significa la ritornata, ed è letteralmente ritornata nella sua casa d’origine la protagonista di questa storia. Una bambina che scopre di avere un diverso passato e viene catapultata immediatamente in un mondo di cui non sapeva l’esistenza. L’Arminuta torna in Abruzzo in una casa piccola, abitata da fratelli e sorelle che non conosceva e racconta di spazi angusti, letti condivisi e cibo da dover dividere. Le vecchie e facoltose amiche non ci sono più, la vita adesso è nella strada o nel caldo cortile con le alte abitazioni che compongono il palazzo in cui abita. Donatella Di Pietrantonio racconta la sua terra, i suoi usi e costumi, riprendendo i contorni di un’Italia che ricorda Pratolini e Cassola.
Premio Campiello 2016 - La prima verità di Simona Vinci
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Angela è una giovane ricercatrice che sbarca sull’isola di Leros per compiere il suo lavoro, che si tramuta ben presto in una missione. Siamo nel 1992 e salta alla luce una terribile verità: l’isola di Leos è un’isola manicomio in cui, in anni non sospetti, vennero deportati gli oppositori politici della Grecia per farli convivere con alcuni pazienti psichiatrici. Simona Vinci interseca molti temi importanti: dalla malattia mentale alla dittatura, dalla violenza all’emarginazione, per un romanzo intenso che a tratti ricorda come genere il thriller. Rivelare una verità così angusta non è stato semplice, ma allo stesso tempo è importante percepire quale fosse la situazione dei manicomi e dei malati mentali prima della Legge Basaglia.
I vincitori classici del Premio Campiello
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