Il 1943 fu determinante per le sorti del secondo conflitto mondiale e per l'Italia. La Sicilia, travolta a luglio dall'Operazione Husky, dopo aver assistito alla fine del controllo nazifascista del territorio, sperimentò per prima gli inizi della ricostruzione postbellica, nonostante le tante scorie del tragico periodo precedente, che ancora per alcuni anni, ben oltre la fine della guerra, continuarono a segnare la vita dei suoi abitanti. Pozzallo fu tra i primi centri ad essere travolti dallo sbarco alleato, trovandosi esattamente sulla linea del fronte, sul Canale di Sicilia, a meno di cento chilometri dall'arcipelago maltese, territorio britannico. Basandosi soprattutto sull'analisi di oltre 700 documenti in gran parte inediti, il libro racconta molto più delle vicende che tra il 1939 e il 1954 segnarono la vita di questo paese siciliano. Esse possono infatti assurgere a paradigma della parabola che attraversò l'Italia intera, travolta dal conflitto e poi avviata verso una faticosa ma decisa opera di ricostruzione materiale morale e istituzionale, nel tentativo di lasciarsi rapidamente alle spalle la dittatura fascista e le conseguenze della guerra.