Se ne stanno andando quasi tutti, la mezzanotte ormai e passata, ed e mentre un gruppo di giovani sta ritornando alla macchina che un apprezzamento di troppo verso una ragazza innesca la miccia. Sono in tanti a muoversi sulla scena, c'e una scala che porta al largo della movida di Colleferro, tutto parte da li, ma finisce piu giu, vicino a un chiosco chiuso. Willy Monteiro Duarte, diretto alla sua auto, vede un amico coinvolto nel battibecco e si avvicina per chiedere se e tutto a posto. Arriva improvvisamente a tutta velocita un Suv, da cui scendono altri giovani, e il litigio ormai risolto si trasforma in un pestaggio di una violenza inaudita. Meno di un minuto e Willy resta a terra, colpito a morte. Quella manciata di secondi e stata scandagliata da tutti i punti di vista: quello dei protagonisti, dei testimoni, dei periti. Il processo di primo grado ha stabilito che si e trattato di omicidio volontario. In queste pagine, lucide e al tempo stesso emozionanti, Federica Angeli ricostruisce la vicenda, ne spiega le dinamiche, ma soprattutto ci racconta la storia di un ragazzo di ventun anni brutalmente ucciso per aver fatto la cosa giusta: difendere un amico. A due anni esatti dall'accaduto, Federica Angeli ci porta dentro uno dei casi di cronaca piu violenti degli ultimi tempi. Un viaggio attraverso la banalita del male della provincia italiana, un'indagine sulla natura umana, sulla responsabilita e la colpa, sulla volonta di sopraffazione e la generosita piu istintiva e pura. Perche almeno attraverso il ricordo e la scrittura non si aggiunga l'affronto dell'oblio alla ingiustizia piu efferata e terribile. «Vorrei poter scrivere: ogni riferimento a fatti e persone e puramente casuale. Ma cosi, purtroppo non e.»