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"A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce"; con questa dedica si apre "L'incendiaria" di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.
Romanzo gotico inizialmente caratterizzato da atmosfere bucoliche e idilliache che ben presto cambia ritmo, sfociando in crescente disagio e ossessione. Vi ammalierà! Margherita, Rizzoli Galleria Milano
Abbiamo sempre vissuto nel castello
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 25/06/2022 09:28
4/
5
"Abbiamo sempre vissuto nel castello" (1962, ma da noi arrivato solo nel 2009 grazie ad Adelphi) è l'ultimo romanzo di Shirley Jackson, famosa autrice del gotico americano, pubblicato tre mesi prima della sua morte. Già dietro "L'incubo di Hill House" da cui è stata tratta una serie TV Netflix realmente spaventosa, la Jackson è una scrittrice di fronte alla quale si inchina persino il maestro del brivido Stephen King.
Il libro è scritto in prima persona da Mary Katherine, che ha sempre vissuto nella grande e sinistra magione di famiglia (in una località imprecisata) nel Vermont insieme alla sorella Constance. Loro sono le sole rimaste in vita dei Blackwood, fatta eccezione per zio Julian, anziano invalido e smemorato che trascorre le notti sulle carte nel tentativo di scrivere un resoconto completo della strage avvenuta sei anni prima.
Il lettore avverte qualcosa di stonato e insano in queste vite. Il loro routinario e precario equilibrio è destinato a rompersi con l'arrivo del cugino Charles Blackwood, il quale non rivolgeva loro parola dai tempi del massacro. Questo personaggio diventa la loro inaspettata finestra sul mondo, e il rapporto patologico delle due sorelle esplode in una rivelazione disturbante. Chi delle due Blackwood è davvero l'assassina? La realtà viene spinta agli estremi dell'assurdo, l'odio della cittadinanza esplode in un'autentica caccia alla strega.
Sia romanzo breve sia racconto lungo, "Abbiamo sempre vissuto nel castello" è a metà fra il giallo e il thriller psicologico, l'horror e il romanzo gotico, difficile da etichettare con sicurezza. Al termine della lettura ci rimane addosso una sensazione di irrisolto mista a rassegnazione di fronte all'inevitabilità del destino...
Libreria Rizzoli Milano - 20/10/2024 12:04
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 25/06/2022 09:28