In "Abracadabra and other satires", pubblicato nel 1924 l'accezione di satira ha un'estensione più ampia di quella comunemente accettata. In forma di apologo o di saggio, i testi qui raccolti rappresentano al meglio la vena ironica e polemica di Galsworthy in un aspetto del tutto inedito per i lettori italiani. Scopriamo così l'autore della "Saga dei Forsyte" impegnato in difesa dei diseredati (Una storia semplice) e degli animali (Per amore delle bestie e Fantasticherie di un cacciatore), ma anche pacato e instancabile sostenitore dell'armonia e della ragionevolezza nei panni di un dragomanno che guida un Angelo etereo non del tutto irreprensibile in una immaginaria visita a Londra (Grotteschi), oppure come impassibile raccoglitore di una prodigiosa galleria di tipi umani eccentrici (Studi sulla stravaganza).