Al Faro esprime con straordinaria pienezza le caratteristiche della narrativa di Virginia Woolf, quel senso di frammentazione, di dissoluzione della realtà esterna che può essere ricostruita soltanto partendo dalla realtà interna dei personaggi, dai pensieri, dalle sensazioni, dalle emozioni, dai ricordi che consapevolmente o inconsapevolmente attraversano la loro coscienza. Articolato in due "momenti" complementari e opposti, il romanzo si esprime dapprima nel tempo dell'attesa, della possibilità, della fluidità; quindi nel tempo della realizzazione, della conclusività, della concretezza, quando la gita al faro annunciata un decennio prima finalmente si compie, ma in circostanze profondamente mutate.
Adeline Virginia Woolf è nata a Londra il 25 gennaio 1882 da due genitori che sono l'uno l'opposto dell'altro: il padre Sir Leslie Stephen è un autore mentre la madre Julia Prinsep-Stephen una bellissima modella. A differenza dei fratelli maschi che hanno l'opportunità di frequentare la scuola e in seguito l'Università di Cambridge, per la giovane Virginia spetta solo – come alla sorella – l'istruzione in casa. Nonostante questo, a soli venti anni Virginia Stephen diventa una scrittrice molto apprezzata e stimata,