La Maestra di poesia e la biografa. La poetessa candidata al Nobel e l'amica che le dà voce per farle raccontare, senza filtri, da donna a donna, la sua vita. Fitto di pensieri, insegnamenti, sentenze, storie d'amore, accompagnato da poesie inedite e da esilaranti dialoghi, "£idevamo come matte" è l'elaborazione del lutto di Luisella Vèroli per la perdita inaspettata della sua "Sirena dei Navigli". Solo dopo un anno l'autrice riesce a riaprire il baule dove ha conservato vecchie fotografie, librini fatti a mano, buffi regali che Alda Merini le ha donato negli anni e i manoscritti per il progettato "Reato di vita" continuato ed aggravato. Se in "Reato di vita. Autobiografia e poesia" si avvertiva la discrezione della biografa che cura i materiali restando in ombra, Luisella Vèroli, in questo secondo volume, recupera parole profonde e preziose testimonianze ma anche aneddoti divertenti, storielle umoristiche, battute sarcastiche. "Ridevamo come matte" racconta di due donne che ironizzano su se stesse e su chi si prende troppo sul serio. Luisella ci fa gustare una Merini che si diverte mentre trasforma episodi di vita in letteratura, fantasmi in personaggi inoffensivi e ci rende partecipi delle prove che ha dovuto superare per trasmettere fedelmente lo spirito vitale di quella che fu per lei maestra di scrittura, di vita e di autoironia.