Grazia Zucconelli, napoletana d'origine e milanese d'adozione, docente di Lettere, dedica a Lipari ed alle altre isole dell'arcipelago un appassionato diario di viaggio, "Alle Eolie per sempre", in cui annota suggestioni paesaggistiche e riflessioni esistenziali. Un viaggio speciale, rigenerante, catartico. In primis, per lo scenario naturale: "un mare vertiginoso e continuamente mutevole nei suoi colori, dal cobalto al verde smeraldo"; la baia di Pollara a Salina, così cara a Massimo Troisi; un'isola fuori da mondo come Alicudi con le sue mulattiere a gradoni e i muretti a secco; le rocce gialle e fumanti di vapore e i soffioni d'acqua calda di Vulcano; il sito archeologico di Capo Graziano a Filicudi. E altre immagini da cartolina. Ma il diario della Zucconelli va oltre e registra una profonda sintonia della sua sensibilità col paesaggio circostante, un forte sentimento panico: "Mi sento avvolta dal vento e dal mare, e da un cielo infinito che fa tutt'uno col mare", osserva la scrittrice. E la presenza costante del mare, il suo eterno fluire sembra cadenzare lo scorrere continuo di pensieri ed emozioni. Riaffiorano antiche letture filosofiche, dal sentimento del sublime di Kant al flusso coscienziale di Bergson. Così, esplorare le Eolie si rivela per l'autrice un'avventura dello spirito, un' imprevedibile occasione per ritrovare un nuovo equilibrio interiore, una magica soluzione degli affanni dell'anima.