AD 358 - Maggioriano e Leone consoli. Solo sei anni prima gli unni di Attila hanno invaso la Gallia, l'Imperatore d'Occidente, Avito, è stato ucciso da Ricimero e i goti hanno rotto gli accordi di pace assediando Arles. Il nuovo Imperatore Maggioriano invade la Gallia e sconfigge il re dei goti, Teodorico il giovane. Ambrosio Aureliano, legato della II Legione Britannica, si trova accampato vicino a Rennes; al suo comando, oltre la legione, due vessillazioni di cavalleria e una di fanteria. Con lui ci sono i suoi fratelli, Peregrino e Quinto. Maggioriano invia nel nord della Gallia il suo ufficiale più fidato, il magister militum Egidio, per prendere il comando e riportare una parvenza di ordine. Metodico e infaticabile, Egidio si mette al lavoro cercando di incontrare tutti i suoi subordinati per avere rapporti attendibili sulle condizioni dell'esercito e informarli dei piani dell'Imperatore. Ambrosio, convocato da Egidio, si mette in viaggio attraverso la Gallia portando con sé i suoi fratelli per incontrare il suo nuovo comandante In Britannia il padre di Ambrosio, Aurelio Ursicino, è rimasto solo. Dopo la morte della moglie e la partenza dei figli, soltanto la figlia Silvicola è rimasta con lui nella grande villa nella terra degli iceni. Aiutato dal suo insostituibile procuratore Deodato, con le sue grandi ricchezze riesce ancora a mantenere le guarnigioni a difesa