Questo libro è un appassionato viaggio nella storia del cinema attraverso il rigore dell'analisi dei film. Dalle origini (Lumière, Méliès, la scuola inglese e Porter) ai giorni nostri, passando per il muto hollywoodiano (Griffith e Giglio infranto), l'impressionismo francese (Epstein e Cuore fedele), l'avanguardia sovietica (Ejzenštejn e Sciopero!), l'espressionismo tedesco (Murnau e Tartufo), gli scambi fra Berlino, Vienna e Hollywood (von Sternberg e L'angelo azzurro), il realismo poetico francese (Renoir e Una gita in campagna), il classico hollywoodiano (Ford e Sfida infernale), la rivoluzione di Welles (L'infernale Quinlan), l'originalità giapponese (Ozu e Tarda primavera), il neorealismo italiano (De Sica e Umberto D.), il cinema di genere (Siegel e L'invasione degli ultracorpi), l'avventura della Nouvelle Vague (Godard e Questa è la mia vita), il cinema d'autore europeo (Buñuel e Viridiana), la nuova Hollywood (Scorsese e Taxi Driver), gli ossimori di Kubrick (Eyes Wide Shut) e il cinema postmoderno (Tarantino e Kill Bill). L'importanza del primo piano, l'organizzazione dello spazio, l'uso di effetti grafici, le forme del montaggio, il ruolo del piano sequenza, la messa in scena delle conversazioni, la sobrietà o, al contrario, la prepotenza dello stile, l'organizzazione narrativa, la presentazione e il sistema dei personaggi, il doppio intrigo, il gioco delle isotopie, le funzioni del sonoro, il cinema nel cinema, non sono che alcuni dei diversi aspetti affrontati nell'analisi di film che segnano alcuni dei grandi momenti della storia del cinema: dal muto all'epoca classica, dalla modernità alla postmodernità.