Due giovani coniugi del Sud, Tullio Di Sandro e Filomena Pellegrino, insieme alla piccola Norma, vivono felici il loro matrimonio a Milano nel sereno trascorrere dei giorni. Sono belli, liberi da angosce, dubbi o turbamenti: una famiglia normale. Desiderano però costruire un futuro migliore per la loro unica ed amata figlia, per cui il 18 luglio 1956, ignari del proprio destino, s'imbarcano al porto di Napoli sull'Andrea Doria, fiore all'occhiello e vanto della marina mercantile italiana.
L'autore, Ermanno Di Sandro, figlio e fratello dei protagonisti, realizza non un resoconto ma un vero e proprio racconto che ragiona sulla fatalità e l'elaborazione del lutto, e sottolinea la fine del desiderio di quel mondo americano mediante il tema visivamente potente del naufragio. Tema trattato dall'autore come un'eredità genetica, nel ricordo di Norma, la "bella principessina addormentata" dell'Andrea Doria.
Il libro, preceduto in passato da altre pubblicazioni di successo che raccontavano la medesima storia, si arricchisce di alcuni nuovi capitoli, due dei quali narrano di come il protagonista principale del romanzo-verità, Tullio, salva dagli abissi una giovane emigrante anche lei diretta con la sua famiglia negli States. Dell'episodio l'autore viene a conoscenza solo all'inizio del 2016 grazie ad un'inaspettata mail su un social network di una giovane scrittrice, e che solo casualmente legge sul suo tablet perché eliminata qualche settimana prima dal sistema, in quanto considerata spam
E' indirettamente anche la storia del destino di ciascuno di noi, destino che l'universo sembra organizzare a suo piacimento regalando fertili esperienze ma anche momenti difficili o luttuosi, che ci doneranno nuovamente l'alba dopo un imprevedibile tramonto.