Sposata infelicemente con Aleksej Aleksandrovic Karenin, la bellissima e aristocratica Anna si innamora del giovane ufficiale Aleksej Kirillovic Vronskij, affascinante e superficiale, per il quale sfida le regole e le consuetudini della società russa dell'Ottocento. Anna è infatti combattuta tra l'amore per il figlio, la passione per l'amante e la fedeltà che le impone il sacro vincolo del matrimonio, ma abbandona il tetto coniugale, perché ciò che prova per Vronskij è qualcosa di più di una semplice infatuazione, suscitando così il disprezzo del mondo a cui appartiene e che a poco a poco finisce per non sentire più suo. Alla travagliata storia d'amore di Anna e Vronskij si intreccia quella a lieto fine di Levin e Kitty, due giovani che riescono a coronare il loro sogno vivendo un sentimento puro e onesto. Fino all'ultimo Anna Karenina è un personaggio rivoluzionario, che non si piega ai rigidi canoni della conformità e della convenzione: quando la tormentata storia con il giovane ufficiale volge al termine, si rifiuta di tornare a una vita che odia, trovando nel suicidio l'unica via d'uscita. Pubblicato per la prima volta nel 1877, questo grande classico della letteratura è un romanzo sull'ipocrisia e sulla fedeltà, sull'amore e sul matrimonio, sulla fede e sul progresso. Ma è soprattutto un romanzo sulla ricerca della felicità, che lascia al lettore il giudizio definitivo.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo