La rinascita, il mutamento e la perdita: è attraverso questo trittico che Argini disvela e libera il suo flusso introspettivo con l'intento di svincolarsi da qualsivoglia restrizione. Le quattro sezioni che dividono la raccolta scandiscono il percorso di rottura verso una definitiva emancipazione dell'Io poetico che, attingendo dal lutto e trovando spazio nel ricordo, accoglie e invita a una manifestazione dell'essere in senso universale, sprigionando la sua più intima essenza.