La popolarità di Salgari è legata alla smisurata forza della sua fantasia che gli permetteva di spaziare in mondi lontani o vicini, senza per altro averli mai visti. Cosa che vale anche per la montagna, terreno di avventura quasi scontato, anche se meno conclamato del Borneo e dei mari del Sud. Così Salgari si cimentò ad accompagnare i lettori di inizio '900 sin nelle Montagne Rocciose e poi a caccia di Leoni sull'Atlante o ancora nel Caucaso in cima al Kasbeck, senza disdegnare una escursione sulla cima della "Quinzeina", a due passi dalla sua Torino.