Ninella e don Mimì si sono sempre amati, anche se le loro vite hanno preso da molto tempo strade diverse. Da giovani le loro famiglie si erano opposte al matrimonio, a sposarsi invece sono stati i rispettivi figli Chiara e Damiano. Gli anni passano e davanti a don Mimì Ninella resta sempre una ragazzina. L'arrivo di una nipotina, anziché avvicinarli, sembra averli allontanati ancora di più, anche perché Matilde, l'acida moglie di don Mimì, fa di tutto per essere la nonna preferita, viziando a dismisura quella che tutti chiamano semplicemente "la bambina". La situazione cambia all'improvviso quando Matilde perde la testa per Pasqualino, il tuttofare di famiglia. Mimì decide così di andare a vivere da solo nel centro storico di Polignano: è la sua grande occasione per ritrovare Ninella, che però da qualche tempo ha accettato la corte di un architetto milanese. Con più di cento anni in due, Ninella e Mimì riprendono una schermaglia amorosa dall'esito incerto, tra dubbi, zucchine alla poverella e fughe al supermercato. Intorno a loro, irresistibili personaggi in cerca di guai: Chiara e Damiano e la loro figlia che li comanda a bacchetta; Orlando e la sua "finta" fidanzata Daniela; Nancy e il sogno di diventare la prima influencer polignanese; la zia Dora, che corre dal "suo" Veneto per riscattare l'eredità contesa di un trullo. Luca Bianchini torna a raccontare la "storia infinita". Tra panzerotti e lacrime, viaggi a Mykonos e tuffi all'alba, i suoi protagonisti pugliesi continuano a sbagliare senza imparare mai niente - ma questo è il bello dell'amore - sotto il cielo di una Polignano che ha sempre una luce unica e inimitabile.
Luca Bianchini nasce a Torino l'11 febbraio 1970, che come lui stesso ci tiene a precisare coincide con il giorno in cui iniziano le apparizioni della Madonna di Lourdes.
Trascorre la giovinezza a Nichelino, in provincia di Torino, una piccola cittadina che ha iniziato a espandersi con l'avvento della Fiat. Frequenta il liceo scientifico Majorana di Moncalieri e di cui ricorda sempre i conflitti interni tra i ragazzi di periferia con il desiderio di emanciparsi e i “paninari che affollano la scuola con le loro Timberland”.
Ormai abbiamo imparato a conoscere i personaggi di Polignano, e ritrovarli è sempre un piacere. Certo i tempi sono cambiati e loro nel mentre ne hanno fatte di cose, ma li ritroviamo sempre uguali.
Don Mimì è quello che si ritrova la vita stravolta, perché è stato lasciato dalla moglie Matilde per un suo dipendente, Pasqualino, ma nonostante si ritrovi single e cornificato con un suo sottoposto, non riesce a non essere felice perché finalmente ha la possibilità di stare con Ninella, la sua amata da sempre.
Se non fosse che Ninella al momento di lui proprio non ne vuole sapere, anche perché si sta vendendo con Carlo, un architetto di Milano più giovane di lei, che la fa sentire bene e le fa ritrovare la spensieratezza della gioventù, proprio a lei, che di pensieri ne ha sempre avuti tanti.
Ritroviamo anche Chiara, la figlia di Ninella, e Damiano, il figlio di Mimì, che nel frattempo hanno avuto una bambina, chiamati da tutti semplicemente " la bambina ", viziata a dismisura dalla nonna paterna.
Chiara ha intrapreso con un'amica l'attività di wedding planner e le cose le vanno anche bene, almeno fino a che non le capita una coppia di futuri sposi, dove lui, carabiniere dagli occhi nerissimi, fa riprovare a Chiara sentimenti che con il marito erano sopiti da tempo.
Proprio Damiano infatti è sempre in giro per lavoro, ma non si risparmia certo viaggi con gli amici, come l'ultimo a Mykonos, che fa decidere Chiara su quale strada prendere.
Ritroviamo anche Nancy, che ha una sola missione in testa, diventare influencer su Instagram, e la sua vita passa tra foto e stories, almeno fino a quando non ritorna all'attacco Tony, il suo primo amore, peccato che sia fidanzato.
Si vede che è proprio destino che le famiglie facciano le scelte sbagliate in amore, e che ci ricadano continuamente. Non dimentichiamo anche Orlando, l'altro figlio di Mimì, che continua ad incastrarsi in storie a senso unico con uomini sposati, perché l'unico a cui teneva, Marco, lo ha lasciato perché era un porto sicuro, ma ora che lui sembra avere voltato pagina forse si rende conto dell'errore.
Sempre perché a Polignano le cose non sono mai semplici, arriva alla carica anche Dora, cognata di Ninella, per riscuotere un'eredità a cui sembra tenere davvero molto, se non fosse che proprio nessuno si ricorda dell'anziana zia che ha reso erede lei, o meglio il marito, ma Dora ha la delega, e Ninella.
Sembra un giro infinito dove Ninella sta bene con Carlo ma non riesce a togliersi dalla testa Mimì, Mimì che nonostante vada fino a Budapest per cercare di divertirsi non vuole rinunciare a Ninella, Chiara e Damiano che danno il loro matrimonio per scontato e guardano altrove, e Matilde e Pasqualino, perché se è vero che Matilde è finalmente considerata come non è mai stata con il marito, sa bene che Pasqualino è un bell'uomo e di donne ne ha sempre avute molte.
Polignano è così, un'attività frenetica dove nessuno si ferma mai, tra continui sbagli e corse a rimediare, tra svolte improvvise e ripensamenti, tra fughe al supermercato e giri nei vicoli di notte, dove il mare è sempre un buon amico.
Ho trovato molto carino questo libro, anche se ammetto rispetto ai precedenti ho notato essere più serio, riflessivo e meno divertente, ma i personaggi sono cresciuti e, si pensa, maturati, e quindi anche la storia è maturata con loro.
Le ambientazioni sono sempre descritte in modo superlativo, ed i fatti spazio temporali seguono un filo logico facile da seguire durante la lettura.
I personaggi mantengono le loro caratteristiche nonostante lo stravolgimento delle loro vite e fin dalle prime pagine li ritroviamo proprio come li avevamo lasciati.
Un libro carino da leggere in estate, perché il mare è l'indiscusso protagonista.
Come sempre auguro a tutti voi una buona lettura, ed io vi do appuntamento alla prossima recensione librosa.
Elisa Cavandoli - 13/08/2020 17:10