Nei quattordici anni dalla prima edizione di questo libro ad oggi, attraverso una serie di crisi finanziarie, monetarie, politiche, giudiziarie e, da ultimo, quella "pandemica", si è confermato che l'Italia è un paese artificiale e vassallo, manipolato per interessi esterni, e comandato da poteri fuori dei suoi confini.
Ormai apertamente ridotto a mero protettorato di interessi stranieri, lo Stato-mafia Italia ha ulteriormente irrobustito il suo apparato di oppressione grazie al sovvertimento costituzionale e al condizionamento mentale della maggioranza sprovveduta della sua popolazione, compiuti sfruttando il colpo di stato globale del Covid-19. La totale dipendenza del governo dal rating e dal finanziamento della comunità bancaria mondiale, che lo tiene al guinzaglio, ha chiuso ogni spazio per una politica realmente rappresentativa degli interessi dei cittadini, ormai ridotti a sudditi, a bestiame da allevamento e a cavie da laboratorio. Per i cittadini, conseguentemente, l'unica posizione razionale è la diffidenza metodica verso le istituzioni e ogni loro decisione, proposta e narrazione.