Tannenberg non fu che la prima battaglia vinta contro l'Ordine poichè la meta ultima era in realtà la sede del Gran Maestro: il Castello di Marienburg (Malbork in polacco) e questa fortezza fu raggiunta solo il 25 luglio, ben 16 giorni dopo lo scontro a Tannenberg. Il fatto che la battaglia porti poi due nomi non fu un caso. Il luogo dove lo scontro si svolse era chiamato "collina degli abeti" (in tedesco Tannenberg), ma intorno ad esso c'era anche un bosco di alberi bassi, "il bosco verde" (in dialetto prussiano tedesco Grunnwald) ed un villaggio chiamato Grenfelde. La battaglia viene descritta in una "Chronica Conflictus" contenuta negli "Scriptores Rerum Prussicarum" e nelle "Historiae Poloniae" del canonico Jan Dlugosz. Questo prete ha conosciuto tutti i particolari che riporta nei suoi scritti dal padre, che aveva partecipato direttamente alla battaglia, oltre che da molti altri superstiti conosciuti e interrogati sfruttando le amicizie di suo padre. All'inizio del conflitto i Cavalieri erano riusciti a distruggere la destra dei lituani, ma successivamente dovettero gradualmente indietreggiare. Quando il loro coraggioso Gran Maestro Ulrich von Jungingen venne ucciso nel centro della mischia, la battaglia venne allora definitivamente persa. Oltre al Gran Maestro, i teutonici persero almeno 20.000 soldati e 200 cavalieri tra cui il Gran Commendatore Conrad von Liechtenstein, il maresciallo Friedrich von Wallenrod, e molti comandanti ed ufficiali, mentre i polacchi subirono 13.000 perdite fra morti e feriti.