L'autore in questo sesto lavoro, il cui titolo richiama alla memoria il dubbio amletico dell'essere o non essere, parla del beccacciaio e del cane beccaccista e di come entrambi devono "essere" per diventare tali. E del perché il possesso della desiata preda deve essere l'estrema "ratio". Spiega come il vecchio modo di vivere la natura e di come andare a caccia è morto e come il nuovo tarda a venire. Un nuovo che nasconde interessi di parte perché l'uomo è diventato egoista e folle. Nel contesto del libro, con la consueta sagacia espositiva, parla anche di natura, di boschi, di immagini, di affetti, di ricordi, di esperienze e di valori. Si concede qualche appropriata divagazione, quando esorta genitori e insegnati a portare figli e alunni nel verde della natura avvertendoli... "che è più facile costruire un bambino che ripararlo quando è un uomo".