In questo volume si intende affrontare un tema specifico, quello cioè legato all'Antibari ottomana, un periodo letto attraverso una categoria un po' specifica di oggetti archeologici: le pipe in terracotta e le tazzine da caffè. Droghe che qualificano il mondo ottomano in qualsiasi immaginario, esse costituiscono, nel tempo, la spia di significativi mutamenti sociali, l'esplicitazione di adesioni, resistenze e infrazioni, nel quadro di quell'ambiguità che rappresenta un tratto caratterizzante del rapporto tra fonti materiali e narrazione storica. In questa sede viene presentato il catalogo delle pipe e delle tazzine, che sono estremamente varie nella forma e nella decorazione, e dei marchi delle pipe, reperti provenienti da contesti stratigrafici e dalle collezioni museali. Stando alle fonti scritte nei Balcani il caffè era apprezzato e consumato almeno dal XVI secolo, mentre il tabacco fece la sua comparsa solo all'inizio del secolo successivo. In questo contesto, le prime pipe sono prodotte a partire dalla seconda metà del XVII, mentre le tazzine a partire dall'inizio del XVIII secolo. Il volume è corredato da un ampio materiale fotografico e iconografico a colori.