La cronaca bianca, rosa e nera che sia, è spesso strumento utile per misurare l'umore di una nazione. In quasi cent'anni, attraverso le colonne di quotidiani, settimanali illustrati e rotocalchi, dai fotogrammi dei cinegiornali e della televisione, per finire con le pagine di siti Internet, blog e social network, si snoda una storia d'Italia alternativa a quella ufficiale. La cronaca popolare è tenuta per sua stessa natura a confrontarsi con il gradimento del pubblico, ultimo giudice del successo commerciale delle diverse testate. Sono i lettori a decretare la popolarità di efferati crimini e inchieste, sportivi e artisti, teste coronate e pettegolezzi, attraverso cui possono essere raccontati e compresi in una nuova chiave di lettura alcuni dei principali mutamenti di costume che trasformano profondamente la società, la famiglia, il lavoro e la politica italiana dalla Belle Époque ai nostri giorni.