Per ampliare i propri orizzonti blues, in tutte le tonalità, con melodie, accordi e parti trasposti per tutti gli strumenti. Come dice Jamey Aebersold: «la musica non deve attraversarci passivamente, senza avere coscienza di dove ci si trova e dove si sta andando in rapporto alla struttura armonica del brano. Il blues è il denominatore comune nel jazz ma purtroppo spesso il suo studio viene trattato superficialmente riducendo l'improvvisazione all'uso di un paio di scale, quella blues e quella pentatonica. Con un po' d'attenzione si può diventare abili nell'uso di una varietà di scale e dei relativi sound durante l'esecuzione di un blues».