L'enigma della malattia, la sua genesi sorda, le sue avvisaglie, il suo erompere lacerante, le alterazioni che produce nella famiglia, il propagarsi delle sue onde sismiche oltre le generazioni: è ciò che sondano i racconti di Giovanni Fontana scritti con stile teso, lirico, a tratti incandescente come la materia trattata. Eccoci dentro il rituale di un pranzo familiare, un incontro d'amore più o meno casuale, la tensione palpabile tra fratelli, la relazione ansiosa tra una madre e un figlio, i silenzi sospesi in un interno domestico o in una camera d'ospedale. Sono storie di infelicità, paure e insonnie, con slanci imprevisti di tenerezza e amore.