Due fratelli crescono nella Cina sconvolta dalla Rivoluzione culturale. La follia non ha limiti, ha un colore, però: il rosso delle bandiere, delle spillette di Mao ma anche del sangue. Yu Hua racconta una storia palpitante, inscenando al contempo una commedia tutta cinese e una tragedia umana disarmante. Brothers è un mondo che travolge e risucchia, dove l'orrore più osceno si stempera nella risata più liberatoria e le passioni che fanno grandi gli uomini coesistono con le loro miserie. Con la storia dei due fratelli, Yu Hua disegna al contempo l'epopea di milioni di persone, cresciute sotto la bandiera rossa e catapultate nella Cina moderna, dove "arricchirsi è glorioso", sia pure vendendo immondizia, imeni artificiali marca Giovanna d'Arco o se stessi. La velocità è stata impressionante. Negli anni ottanta in Cina ancora si sudava per conquistarsi una bicicletta Forever o un orologio Diamante. Poi, in un lampo siamo a oggi: l'ex straccivendolo Li Testapelata diventa arcimiliardario presidente e può decidere di fare un giro nello spazio o radere al suolo un'antica città, e questo solo per costruire la sua nuova Liuzhen, tutta centri commerciali, luci al neon, palazzi svettanti. Il prezzo del successo, però, è un consumismo che corrode tutto, anche i legami che la Rivoluzione culturale con le sue aberrazioni, nonostante tutto, aveva contribuito a saldare. I fratelli si separano, le famiglie si sfaldano, gli ingenui soccombono e chi sopravvive deve fare i conti con "una desolazione incommensurabile". Una commedia insolente e paradossale, ricca di avventure rocambolesche e trovate esilaranti, surreale e volgare, ma anche amara, come la vita in fondo è. Un libro importante.