Al cuore del sistema produttivo italiano ci sono piccole e medie imprese a conduzione familiare. A differenza di quanto accade quando i protagonisti economici sono soggetti tra loro estranei, nelle famiglie gli interessi vengono influenzati dal regime dei sentimenti. Ma i legami affettivi non conoscono la razionalità propria dell'homo oeconomicus e si basano su valori diversi da quelli che governano l'efficienza produttiva. Grazie all'analisi diretta di alcuni casi emblematici, l'autore approfondisce la complessa relazione tra famiglia e impresa, estendendo a una variegata fenomenologia le categorie giuridiche del diritto societario. Vengono perciò offerti spunti di ricognizione sistematica su una dinamica ancora poco esplorata e tuttavia determinante per un paese come l'Italia.