Pubblicato nel 1843, "Canto di Natale" costituisce tutt'oggi, come dimostrano i molteplici adattamenti teatrali, cinematografici e televisivi, un racconto di straordinaria popolarità. L'avaro e misantropo Scrooge, dedito unicamente ai suoi affari, pare incapace di comprendere cosa di bello si possa trovare in una festività quale il Natale. Proprio durante la notte del 24 dicembre, riceve la visita di tre fantasmi, il Natale passato, quello presente, e quello futuro. Accompagnato dalle sue misteriose "guide", Scrooge risale alle origini del suo egoismo, per poi proiettarsi nel triste e solitario futuro che, inesorabile, lo attende "Caldo e freddo non facevano effetto sulla persona di Scrooge. L'estate non gli dava calore, il rigido inverno non lo assiderava. Non c'era vento più aspro di lui, non c'era neve che cadesse più fitta, non c'era pioggia più inesorabile". Con questo intramontabile classico della letteratura inglese, Dickens sferra una vibrante critica alle miserabili condizioni di vita delle classi disagiate, divenendo artefice del risorgere della coscienza sociale e umana del lettore, attraverso un racconto ironico e commovente, capace di emozionare adulti e bambini.