I capoluoghi di regione sono le «piccole capitali» italiane: spesso hanno un comportamento elettorale e una struttura socioeconomica molto diversa rispetto agli altri comuni. Il volume ripercorre le vicende elettorali dal referendum istituzionale del 2 giugno 1946 fino al più recente rinnovo del Parlamento (4 marzo 2018) per cercare di capire se esistano davvero due Italie separate dalle scelte di voto, o se invece - ferme restando le culture politiche territoriali - non si sia di fronte al percorso parallelo di due elettorati spinti da motivazioni in parte comuni (sui grandi temi nazionali), in parte caratteristiche della divisione centro/periferia. Passando in rassegna i risultati di 21 città (i capoluoghi regionali più Trento e Bolzano) nelle 19 elezioni politiche dal 1946 a oggi, il volume delinea le tendenze dei partiti e delle «famiglie politiche» nelle città, nelle macroaree geografiche e negli altri centri. È un modo per ripercorrere la storia del Paese osservandola da un'angolazione diversa e per avere un quadro il più possibile esaustivo del rapporto fra «centro» e «periferia».