E se Jacopone da Todi potesse magicamente ritornare ora o tra mille anni, tu come te lo immagineresti? Come parlerebbe? Chi incontrerebbe e, soprattutto, riuscirebbe a integrarsi in una dimensione completamente diversa? In questa narrazione romanzesca il frate tuderte, stanco di vagare per l'iperspazio, decide di rientrare nella sua adorata terra d'origine, per vedere come stanno le cose e rendersi conto dei cambiamenti. Siamo introno all'anno 3000 e la città gli appare completamente irriconoscibile, tanto che vorrebbe scappare. Incontra però un gruppetto di giovani del futuro, che non sa nulla di lui, ormai sepolto anche nella memoria collettiva, e così si svolge la vicenda tra passato e futuro: Jacopone racconta ai ragazzi di sé, la sua vita, i primi amori, la conversione, le laudi, la lotta contro la corruzione della Chiesa, la prigionia e i giovani lo rendono partecipe di ologrammi, avatar, teletrasporto, proiezioni di vita dal passato al futuro e viceversa e intelligenze artificiali. Tra loro nasce anche una sorta di amicizia, sebbene i due mondi e cioè il Medioevo del frate e il futuro robotizzato dei giovani, siano così distanti e diversi. Attraverso le tecniche delle fantasmagoriche strumentazioni tecnologiche, i ragazzi riescono a ricostruire, come fosse una proiezione in video, la Todi degli anni del frate. Il finale è a sorpresa: ci sarà un'altra volta Jacopone? O forse due o tre? Chissà!