«Da dove vengo? Chi sono? Dove vado? Per rispondere a queste domande dobbiamo rivedere da un'altra prospettiva le innumerevoli forme, esperienze, reperti e misteri che la storia della nostra professione ci tramanda. È l'unico modo di costruirci una bussola personale per attraversare i cinque continenti del nostro mestiere: quando, dove, come, per chi e perché si fa teatro» (Eugenio Barba). I due autori de "L'arte segreta dell'attore" completano la loro ricerca sui presupposti dello spettacolo indagando, in questo libro, le tecniche ausiliarie che, nella loro varietà e materialità, riguardano: le diverse circostanze e i tempi che generano gli spettacoli teatrali; gli aspetti economici e organizzativi; le informazioni da dare al pubblico; gli spazi dello spettacolo e quelli degli spettatori; l'illuminazione, l'acustica, la scenografia, il trucco, il costume e gli accessori; il rapporto che si stabilisce tra attore e spettatore; il modo di viaggiare degli attori e persino degli spettatori. Si tratta della cultura materiale dell'attore organizzata intorno alla doppia spirale di tecniche del corpo-mente e tecniche ausiliarie.