Dopo "Viaggio nella Grecia antica", "Budda sorride" e "Verde Nilo", con "Città del deserto" gli Editori Riuniti continuano la riedizione dei grandi libri di viaggio di Cesare Brandi, moderni baedeker per viaggiatori non disposti a sorvolare. Cesare Brandi fece i due viaggi in Libia e nel Medio Oriente verso la metà degli anni Cinquanta. Era un mondo diverso dal nostro: in Libia c'erano ancora gli inglesi, Beirut era la Svizzera del mondo arabo, Gerusalemme era divisa in due, Nasser era da poco al potere, i viaggi in aereo stavano appena diventando la norma. Brandi viaggia alla ricerca del passato, senza nostalgie né estetismi, con la curiosità e la razionalità ironicamente attenta di un filosofo settecentesco. Da Leptis Magna a Palmira scrive pagine fondamentali, ben al di là di qualsiasi impressione.