All'indomani della più profonda crisi del nostro sistema economico, il pensiero di Marx, autore insuperato nell'analisi del capitalismo, torna a mostrare la sua forza e la sua straordinaria preveggenza. Con questa raccolta di articoli e studi, redatti nell'arco di quasi sessant'anni di lavoro ma rielaborati per l'occasione, il principale storico marxista si pone alla testa della tendenza che da qualche tempo, dopo l'eclissi degli anni Ottanta e Novanta, sta riportando a una rilettura radicale dell'autore del Capitale. Hobsbawm ricostruisce l'ambivalente epopea del marxismo, dai moti del 1848 alla caduta del muro di Berlino, dal Gramsci dei Quaderni, oggetto di un caloroso tributo, al crollo dell'Urss, e ci porta a considerare Marx per quello che è sempre stato, un grande pensatore. Un saggio che ci regala, con il nitore e l'autorevolezza del grande storico, una prospettiva nuova e completa della scomoda eredità marxista, per fare i conti con il nostro passato e guardare più chiaramente al futuro.