Il libro ripercorre le tappe del fallimento del "benessere realsocialista", attraverso l'analisi del discorso ufficiale del Partito-Stato sovietico e della voce dei semplici cittadini, della propaganda e della realtà della vita di tutti i giorni. I temi, dunque, sono i consumi e il benessere così come vennero concepiti e proposti dal Partito-Stato, nonché percepiti e vissuti dalla popolazione dell'URSS negli ultimi anni della sua esistenza, sotto la guida di Michail Gorbacëv (1985-1991). L'ideologia ufficiale presupponeva non solo la creazione di una società socialista, ma anche il suo passaggio al comunismo; il principio "a ciascuno secondo il suo lavoro" sarebbe stato pertanto sostituito da quello "a ciascuno secondo le sue necessità". Nel periodo di Gorbacëv diventò evidente la decadenza dei livelli di vita dei cittadini sovietici e del modello di prosperità che l'URSS avrebbe voluto realizzare (ed esportare): in sei anni la perestrojka non "ristrutturò" il paese, ma ne ruppe il fragile equilibrio ereditato dall'epoca brezneviana.