La vita di Lucy Silchester è perfetta: amore, carriera, soldi. Ok, fermi tutti, forse le cose non stanno esattamente così... Perché Lucy, quasi trent'anni e una istintiva avversione nei confronti della verità, ha fatto delle piccole, grandi bugie che ogni giorno inventa per se stessa e per gli altri uno scudo per proteggersi dalla realtà. Una realtà che, al momento, consiste in un lavoro più adatto a uno zombie che a un essere umano; un monolocale con la moquette così sporca da consentire di scriverci sopra senza rimorsi; un gatto ermafrodita e incontinente e un ex fidanzato perfetto che, piantandola, l'ha condannata al rimpianto e all'autocommiserazione. Fino al giorno in cui trova uno strano biglietto ad attenderla sulla soglia di casa. È l'invito a presentarsi a un colloquio esplorativo con un fantomatico quanto insistente personaggio che si fa chiamare Vita. Ad attenderla, in uno squallido ufficio che puzza di umido e di deodorante da quattro soldi, Lucy trova un uomo di mezza età malvestito e dall'aria stravolta. Che dimostra di conoscerla meglio di chiunque altro e si offre di aiutarla a essere finalmente se stessa. Chi è veramente quel tipo? Che cosa nasconde dietro i modi bruschi e l'irritante talento nel mettere a nudo ogni dubbio, debolezza, terrore che abbiano mai attraversato la mente di Lucy? Ma soprattutto, riuscirà Lucy, con o senza il suo aiuto, a ritrovare il coraggio di amare di nuovo?
Libro da scoprire, pagina dopo pagina.
La scrittrice è molto abile a descrivere con freschezza e originalità la riscoperta del mondo interiore della protagonista. Lucy infatti ha costruito la sua vita intorno ad una serie di menzogne, per non affrontare la durezza della verità, sarà solo quando incontrerà la sua vita che avrà modo di capire molte cose e che riuscirà a trovare quel coraggio di affrontarle e ripartire finalmente da zero ma con più consapevolezza.
Lo stile narrativo è fresco, frizzante, ironico seppur tocchi argomentazioni toccanti.
Coinvolgente.
Sara mazzotti - 09/10/2013 12:08