In "Coyote Songs" il fantasma di una giovane madre morta nel tentativo di attraversare la "frontera" irradia rancore e distruzione mentre cerca vendetta per la morte della propria famiglia. Un'artista performativa portoricana, tormentata da incubi di sangue e violenza, prepara lo spettacolo che la renderà immortale. Perseguitato da inquietanti visioni della Vergine Maria, il Coyote, un uomo che aiuta i migranti a entrare negli Stati Uniti, decide di giustiziare i trafficanti di bambini che infestano il confine messicano. Tutte le notti, una donna partorisce una creatura da incubo che alle prime luci dell'alba rientra nel suo grembo. Lungo la frontiera tra Messico e Stati Uniti si intrecciano le storie di uomini, donne, spettri e antiche divinità in un crudo romanzo corale che ha consacrato Gabino Iglesias come il maestro del barrio noir, un genere che fonde horror, crime fiction e noir in una formula avvincente e innovativa. Tra Lansdale e Palahniuk, tra Breaking Bad e Richard Laymon, Gabino Iglesias si fa portavoce delle canzoni degli spettri del deserto, raccontandoci contraddizioni e ingiustizie di una spaventosa zona di confine e gli orrori che si nascondono nei recessi più bui del sogno americano.