La poesia classica di "Creatura nova" diventa teatro in "Creatura nova. Drama". Le vicissitudini dei due fratelli Verginia e Adelfo calcano il palcoscenico in questo dramma tutto napoletano. Il bene si confonde con il male, l'amore si fonde con l'odio, il perdono diviene una colpa. Un'eterna lotta tra istinto e ragione... "Con rassegnatio et assolutio tollereresti un riprovevole atto?", "Nell'odiar vivrei angustiato!".