L'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus rappresenta un momento epocale per i bianconeri e per tutto il calcio italiano: ne arricchisce la narrativa, ne estende gli orizzonti. Ed è una sfida affascinante: a 33 anni, dopo aver vinto tutto con il Real Madrid, il numero 7 si rimette in gioco per misurarsi con un'avventura nuova. L'attenzione, ancora una volta, è puntata tutta su di lui: per l'obbligo di vincere, da trascinatore, anche in Italia e per quello che succede fuori dal campo. L'impatto con il mondo juventino ha già dimostrato le doti di leadership, tecnica e carismatica, dell'asso portoghese: è a lui che si chiede di decidere le partite più importanti, come è stato nel primo big match italiano contro il Napoli. La sua è una storia di perfezionamento, di ossessione di vittoria; ma è anche una storia di successo, la cui dimensione travalica il campo da gioco e ne fa il calciatore-brand per eccellenza. L'obiettivo è sempre lo stesso: dimostrare di essere il calciatore più letale del mondo, anche in Serie A.