Tra la stazione Keleti e l'Hotel Astoria di Budapest si snoda l'esistenza di Ibolya (Violetta). Nei giorni della rivolta del 1956 contro l'occupazione russa, la protagonista profonderà tutto il suo impegno civico, volto alla liberazione della sua terra. Vivrà una relazione a forti tinte erotiche con un anziano amante italiano, consapevole che ogni istante potrebbe essere l'ultimo.