Retro-riflessioni degli autori «Scusa Lino, ma cos'è che ti è piaciuto del libro?» «Niente!!» «Come sarebbe?» «Ma fammi finire! Niente da dire. Hai scritto benissimo e fuori dai canoni degli autori autorevoli. Tu sai usare la filosofia formato-famiglia. Bravo! (Non breve!!)» «Grazie Lino, ma tu non vuoi scrivere più niente?» «La prossima volta scriveremo insieme e saremo sicuramente più brevi... in tutti i sensi. Per ora ringraziamo i lettori.» Passando da opere semisconosciute a cult assoluti, l'autore investiga le caratteristiche dell'homo inhabilis banfiano: quel particolare tipo comico che si presenta con le fattezze di Lino Banfi e nel cui DNA sono inscritti i geni del superuomo che vuole compiere il proprio destino, ma anche dell'inetto che non sa dare seguito alla visione. È questo il destino ultimo del personaggio banfiota che, come Edipo, deve scontare quanto il fato ha stabilito per lui fin dalla nascita, ossia di essere un pasticcionie, bilioso e pure sfortunato.