Questa edizione dell'opera di Torquato Accetto non solo ci restituisce un testo estremamente singolare, non solo ci rivela nell'umbratile secentesco un grande, temerario retore; ma ci propone un esempio che riconduce ad un'idea della letteratura, idea che non è meramente barocca; la letteratura è una misteriosa, emblematica epifania di parole, che agiscono anche dove tacciono: essa non teme le altezze della teologia positiva, e gli «abissi chiari» della teologia negativa; non ha luogo, ma penetra dovunque, anche nella preziosa forma dell'assenza; infine, è tormentosa e irrinunciabile; è la «cicatrice» che strazia e crea il mondo. Cancellatela; e anche la cancellazione sarà letteratura.
Giorgio Manganelli