Chi voglia cambiare il mondo senza metterne in discussione il suo principale pilastro concettuale - il libero arbitrio - è destinato a fallire sistematicamente. Qualsiasi ipotesi di progresso sociale che non parta da una visione rigorosamente determinista degli esseri umani non è altro che un ennesimo "belato filosofico"; qualsiasi impegno, attività o pratica politica che voglia contrapporsi all'esistente senza trattarlo come un gioco di forze, di azioni e di reazioni chimiche non è che lotta contro i mulini a vento.