Trilogia noir psicologica dai tratti dissacranti, di cui "Nichilismo" è il primo volume. Il sottile sarcasmo della narrazione ci conduce tra le fitte pieghe della complessa personalità di un pittore agli esordi della propria carriera, alle prese con quel mondo dell'arte che disprezza in quanto, per lui, corrotto e colmo di superba prosopopea. La storia di Donatien, ambientata nella Parigi dei primi anni settanta, volge lo sguardo alla realtà politica, economico-sociale di quell'epoca ed alle sommosse avvenute alla fine del decennio precedente che, partite da Nanterre, hanno coinvolto le classi sociali considerate, fino a quel momento storico, oppresse e reiette. Chi è il protagonista? Come l'autore stesso scrive, nessuno lo sa: solamente la sua compagna Cécile e l'amico Hubert in realtà lo conoscono. Un giovane dal carattere schivo e riservato, che sovente si autodefinisce misantropo e nichilista. Non sarà comunque questa misantropia ad impedirgli di provare sentimenti estremi, sia di ammirazione e di amicizia, che di profonda avversione verso i superbi e i prepotenti. Saranno questi slanci emotivi a condurre Donatien verso una feroce vendetta ai danni di chi, senza alcun rimorso, approfitterà consapevolmente degli innocenti.