Un numero sempre maggiore di bambini in Germania cresce nella povertà. Milioni di persone rischiano la vita nella fuga dalla miseria dei Paesi d'origine per avere la loro parte dell'ipotetica ricchezza dei Paesi occidentali. In Europa e negli Stati Uniti, ma anche in Cina, in Brasile, in Russia e in India, si allarga la forbice tra povero e ricco. Queste notizie presuppongono una visione generale della disuguaglianza tra le persone che ha preso forma nel passaggio alla società moderna e ora, all'inizio del XXI secolo, viene posta radicalmente in discussione. Il contrasto delle crescenti aspettative globali di uguaglianza (diritti umani) e delle crescenti disuguaglianze tanto globali quanto nazionali, con da un lato le conseguenze radicalmente disuguali del mutamento climatico e, dall'altro, il consumo delle risorse, potrà ben presto spazzar via tutta la cornice che fa da premessa alla disuguaglianza inserita nei confini dello Stato nazionale, così come l'uragano Katrina ha spazzato via le case dei poveri di New Orleans. Sono tempi incerti! All'inizio del XXI secolo viviamo di nuovo un cambiamento epocale, questa volta dell'ordine moderno del mondo e della società che però solo adesso sta cominciando a farsi strada nella coscienza pubblica". È giunto il momento, sostiene Beck, di cambiare gli strumenti sociologici per misurare la disuguaglianza nell'era della globalizzazione e del mutamento climatico.