Spogliate di ogni ipocrisia, le impudiche donne nude di Altan guardano se stesse, gli uomini, il sesso, la famiglia e la politica con un sarcasmo lucido e implacabile che non perdona niente e nessuno. Angosciate dal proprio corpo, e disilluse dalla vita, inseguono disperatamente il fantasma di un qualche "vigliacco serio che mi prenda alle spalle", per poi ritrovarsi a condividere "sopportazione e fastidio" con inetti compagni o mariti che dopo aver tanto millantato si rivelano essere nient'altro che succedanei scaduti del Maschio alfa del bel tempo che fu. Svelando impietosamente le ridicole bassezze della vita che ci affanniamo a vivere caramellandole di menzogne, le battute fulminanti e irriverenti delle donne di Altan non ci permettono di farla franca e ridere degli altri come spesso succede con molta satira consolatoria. No, dalle vignette di Altan non è possibile chiamarsi fuori: le sue morbide donne dai languidi occhioni stanno purtroppo sparlando proprio di noi, delle nostre velleità e della nostra vigliaccheria, sgretolando tutti gli alibi con cui prendiamo quotidianamente in giro noi stessi e gli altri.