Chiara ha solo diciott'anni quando perde la vita in un incidente autom bilistico causato dall'imprudenza o dall'imperizia di un coetaneo. Da questa tragedia, l'esistenza della famiglia Ibba viene sconvolta. Scritto da Giampietro Ibba, padre di Chiara, a tre anni dalla morte della figlia, questo volume ricostruisce il triste episodio attraverso i documenti ufficiali, le cronache della stampa locale e gli incancellabili ricordi di quei terribili momenti. Nel racconto si innestano anche le riflessioni religiose, le inevitabili domande e il senso di ribellione che, col tempo, si tramuta in speranza, in ricerca di un senso in ciò che sembra essere assurdo e ingiusto. Questo libro non è solo il racconto di un percorso spirituale, ma anche un atto di protesta civile verso le autorità che non hanno svolto appieno il loro dovere , verso gli intralci burocratici che hanno impedito che un documento di sospensione di guida a seguito di un precedente incidente, raggiungesse per tempo il ragazzo che ha causato la morte di Chiara. Un libro che chiede giustizia non per sete di vendetta o bramosia di un impossibile risarcimento morale e pecuniario, ma per tutelare tanti altri innocenti.
La testimonianza di un padre,ma anche la dimostrazione di come il destino di una persona sia scritto da tante mani spesso distratte, e di come il tempo scandisce le nostre vite in maniera differente. Un libro da leggere,un grande esempio di come si può sopravvivere ad un dolore così grande.
Anonimo - 31/12/2011 11:45