"Edoardo II" è da molti considerato il capolavoro di Marlowe, il più grande drammaturgo elisabettiano dopo Shakespeare. La compattezza dell'intreccio narrativo, la costruzione equilibrata e un perfetto senso del ritmo costruiscono, infatti, un dramma di grande impatto teatrale. La storia narra la grande passione di un re che, al di fuori di ogni ragionevolezza, non sa rinunciare al desiderio di bellezza e a un amore trasgressivo e fatale. È lo scontro violento tra libertà dell'individuo e responsabilità pubblica, in un crescendo di dolore e crudeltà che si conclude con la morte violenta di Edoardo. Dopo un immediato successo popolare, il testo, con le sue implicazioni politiche e sessuali, sparisce dalle scene fino a questo secolo.